Bimbo caduto dall’auto in corsa, i dubbi sul seggiolino: non c’era quando la vettura è stata ispezionata

Vanno avanti le indagini sull'incidente avvenuto ieri, venerdì 22 agosto, nel Viterbese: un bimbo di un anno è caduto da un'auto in corsa sulla strada provinciale che collega Corchiano a Viterbo; il piccolo, ricoverato d'urgenza al Gemelli di Roma, è in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita. Stando a una prima ricostruzione, la mamma del bambino avrebbe raccontato ai sanitari e agli agenti della Polizia di Stato, che indagano sulla vicenda, che il fratello maggiore del bambino avrebbe slacciato la cintura del seggiolino e aperto la portiera, provocando così la caduta del bimbo di un anno e mezzo. La versione del tragico incidente, dunque, troverebbe riscontri investigativi, anche se restano alcuni punti da chiarire.
L'auto guidata da un amico di famiglia
L'attività investigativa della Polizia di Stato e le testimonianze delle persone coinvolte hanno portato ad accertare che a guidare l'automobile al momento dell'incidente fosse un amico di famiglia, che stava accompagnando i bambini e la loro madre a fare la spesa dato che il marito di quest'ultima era al lavoro. Da quanto si apprende, però, al momento dell'ispezione della vettura, i poliziotti non avrebbero trovato il seggiolino all'interno dell'abitacolo: il padre del bambino e l'amico di famiglia che guidava l'auto avrebbero raccontato agli inquirenti che era stato prestato il giorno prima ad alcuni amici. L'attenzione degli investigatori, poi, si sta concentrando anche sui sistemi di sicurezza per i bambini delle portiere dell'auto: l'obiettivo è quello di capire se fossero inseriti e, nel caso, perché non abbiano funzionato.